Postura

Che cos'è?

Esiste la malocclusione, oppure esiste la miglior occlusione possibile fisiologica quale specchio della situazione posturale stato-dinamica dell’individuo? La risposta ci viene oggi fornita dallo studio delle correlazioni occluso- posturali, i cui risultati evidenziano che l’occlusione dentale non può più essere valutata e trattata a prescindere dalle grandi sinergie funzionali del contesto corporeo globale. La malocclusione entra a far parte di un quadro sindromico generale di cui spesso rappresenta la manifestazione oggettiva più evidente. Come sostiene Petrovic “ la malocclusione assume il significato di una risposta adattativa intelligente di un sistema biologico a dei fattori destabilizzanti, mentre la terapia quello di una riprogrammazione posturale intelligente, raggiungibile con più ausili funzionali, nel rispetto della fisiologia individuale.
La correlazione cranio facciale mandibolare con la postura è di base di natura biomeccanica in quanto le catene muscolari fasciali che attraversano e percorrono tutto il corpo prendono inserzione sulle ossa del cranio e della mandibola. La bocca, le ossa craniche, i muscoli e le fasce che confluiscono sul massiccio cranio- facciale costituiscono un punto di raccordo su cui si scaricano le tensioni che si producono nell’organismo a vari livelli. Stefanelli La mandibola è un osso sospeso sostenuto da muscoli, legamenti e fasce. Il fatto di essere “sospeso” lo rende particolarmente sensibile alle tensioni che possono prodursi su questi suoi “ancoraggi”. I “sensori dell’equilibrio” sono posizionati negli occhi, nelle orecchie (apparato vestibolare) e nella bocca. E’ come se avessimo una “livella biologica” in questi organi. Se per esempio gli occhi non si trovano su un asse orizzontale (parallelo rispetto al piano-terra) le catene mio-fasciali aggiustano la postura per riportarli in asse. Lo stesso succede per le orecchie (il vestibolo) e per la bocca. Infatti, un elemento essenziale per valutare la salute della bocca è l’ortogonalità dei suoi piani occlusali poiché l’occlusione alterata porta a una postura mandibolare alterata quindi alterazioni a livello mandibolare e maxillofacciale per continuità muscolare si ripercuotono a livello cervicale, scapolare e a discendere. Una parte del lavoro di riaggiustamento avviene poi anche al livello dei piedi i cui sensori coordinano i frequenti micro-movimenti podalici che ci permettono di mantenere il nostro equilibrio dinamico a contatto con il suolo. Questo implica la presa in carico dello stato di benessere complessivo dell’organismo. Per questo risulta fondamentale da parte dell’odontoiatria una formazione posturale e la collaborazione con varie figure professionali in ambito posturale, sia in fase diagnostica che terapeutica.

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